Le “pelli grezze” (denominazioni attribuita ai pellami non ancora lavorati) arrivano in conceria dopo essere state sottoposte alla prima fase della lavorazione della pelle, cioè la “Conservazione”: trattate con sale per preservarle dall’azione dei batteri.
Solitamente, una volta che le pelli grezze arrivano negli stabilimenti conciari, prima di procedere con il rinvedimento è necessario eliminare il sale in eccesso per evitare di disperderlo nell’ambiente durante le lavorazioni successive. Quest’operazione, prende il nome di “dissalaggio” e viene eseguita meccanicamente tramite un macchinario: lo “sbattisale a secco o desalatore”, in pratica un cilindro forato, dotato di pioli posizionati strategicamente, compie ripetuti giri per permettendo al pellame di perdere il sale in eccesso e ridurre quindi i costi di depurazione.
Il Rinverdimento del pellame grezzo
L’essenza di questa procedura è quella di ridare ai pellami l’acqua persa durante la fase conservazione. Questo passaggio è importantissimo e delicato, infatti se incompleto, questa operazione può compromettere la qualità della pelle, creando un cuoio difettoso e visivamente sgradevole.
A cosa serve il rinverdimento dei pellami?
Il rinverdimento permette di reintegrare l’acqua nella pelle, riportandola ai valori di umidità che ha quando ricopre il corpo dell’animale . Questa azione viene svolta in una grande botte (solitamente in legno) detta “Bottale” e favorisce la fusione con i soluti, più acqua viene assorbita dal substrato della pelle più veloce sarà l’integrazione con i soluti. Inoltre con questo processo vengono eliminati tutti i residui di sale rimasti nella pelle.
Il processo di rinverdimento dipende dai diversi tipi di pellami e dal tipo di conservazione subito, infatti questo passaggio dipende dalla quantità di acqua che la pelle ancora conserva. Tanto è vero che il rinverdimento si divide in:
- Rinverdimento delle pelli fresche:
Per pelli fresche, si intendono i pellami che non sono stati sottoposti all’azione del sale durante la conservazione. Questo tipi di pellami, vengono immersi in una soluzione di sale (che ne facilita la solubilizzazione delle proteine globulari) ed acqua in misura pari al 200% c.a. del peso del pellame grezzo e lasciati in modalità di lavaggio per un tempo compreso tra le 4 e le 6 ore. - Rinverdimento delle pelli secche:
Attribuiamo al termine “pelli secche”, i pellami che sono stati sottoposti alla conservazione “naturale”, cioè stesi all’aria e all’ombra. Questi pellami, contengono ancora una percentuale d’acqua pari circa al 30% del suo peso, e non possono essere introdotte direttamente nel bottale per la loro poca capacità elastica. E’ necessario quindi effettuare un “preinverdimento” per poi passare al bottale, dove vengono lasciate al processo di lavaggio per un tempo di circa 48 ore . - Rinverdimento delle pelli salate fresche e salate secche:
Il processo di conservazione tramite sale, permette al pellame di contenere una percentuale del 40-50% di acqua al suo interno e per riportarlo al suo valore naturale (circa 60-65%) è necessario elaborare il processo in due fasi:- La prima fase detta anche “rinverdimento sporco” consiste nel lavaggio con acqua corrente per circa 1 ora
- La seconda fase detta anche “rinverdimento effettivo” consiste nell’immergere i pellami in un bottale con una soluzione di acqua pari al 200% del peso del grezzo per un tempo che va dalle 16 alle 24 ore.
- Rinverdimento delle pelli piclate:
Il rinverdimento delle pelli piclate si ottiene facilmente, poichè una volta tolto il sale, l’azione dell’acido solforico a contatto con l’acqua fa gonfiare facilmente le pelli. Prima di far passare alla lavorazione successiva le pelli è necessario neutralizzare l’acido e lo si può fare ad esempio con bianco di spagna che lo elimina senza lasciarne traccia.
Una volta finito il processo di Rinverdimento, si otterranno delle pelli gonfie dovute all’assorbimento dell’acqua.
Curiosità sulla pelle: La pelle dell’animale può restare in vita per un tempo indefinito anche dopo la morte dell’animale, finché essa viene sufficientemente nutrita. Infatti se una pelle viene gettata da un’ambiente a temperatura ambiente ad un ambiente gelido è possibile notare cambiamenti sul fiore o sulla grana della pelle che tenderà a diventare rugosa.