Da dove ha inizio questa passione per la pelle:
Hai presente quei profumi che ti ricordano l’infanzia?
Non importa dove tu sia o quanto sei lontano dal luogo in cui sei cresciuto, ci sono odori che ti trascinano in un abisso di emozioni, aprono le porte dei ricordi rievocando tempi lontani e ti lasciano un retrogusto di malinconia e di gioia interiore.
Per te quel profumo potrebbe essere ad esempio l’odore del sugo che preparava tua nonna, per me invece quel profumo è l’odore della vera pelle
Un odore inconfondibile che mi ricollega alle mie radici, a mia madre, una grande donna ed un’eccellente sarta che non ha mai lavorato “tanto per”, lo ha fatto e continua a farlo ancora oggi con passione (dopo più di 45 anni di lavoro), me ne accorgo ogni volta che la guardo lavorare, le brillano gli occhi ad ogni creazione a cui da vita; a mio Padre, che con cura e dedizione ha sempre lavorato le pelli e mentre lo faceva mi impartiva lezioni di vita (e lo fa ancora); a mia sorella, una persona eccezionale che vive con il sorriso sulle labbra, con lei sono cresciuto condividendo il sogno di lavorare la pelle e di portare alle generazioni future la passione per l’artigianato in pelle che ci hanno trasmesso i nostri genitori.
Chi è Donato Pirolo? Un leather worker 2.0!
Come avrai potuto leggere, per me la pelle non è un semplice materiale da lavorare ma un’emozione che mi lega alla mia terra nativa ed alla mia famiglia.
Quand’ero piccolo vedevo nella pelle un gioco con cui potevo sbizzarrire la mia creatività, e seguendo i consigli di mamma e papà sono riuscito ad imparare centinaia di cose sulla pelle.
Cos’è cambiato da quand’ero piccolo ad ora? Quasi nulla, mi diverte ancora tanto giocare con la pelle ed elaborare nuove cose con essa, con la differenza che ho imparato a lavorarla piuttosto bene.
Negli anni ho imparato ad apprezzare ed ammirare approfonditamente il concetto dell’Artigianato Made in Italy, un’ambiente dove gli ideali di fondo sono fondati soprattutto sull’eccellenza dei prodotti e sull’accuratezza nei dettagli , questo mi ha portato in qualche modo ad odiare chi vuole mettere lo zampino nel mondo del Made in Italy solo per questioni di marketing e di pubblicità. Odio le multinazionali corrotte e corrompenti che distruggono i sogni del ciabattino, del sarto freelance o del fabbro, insomma del negozio della “porta accanto”.
Aggiungi il fatto che sono nato nel 90′ e quindi sono “nativo digitale” che sin da piccolo ha mostrato interesse per l’informatica e successivamente ho sviluppato la mia passione per il web, innamorandomene completamente.
Tra le altre cose che mi appassionano:
- La fotografia: mi accompagna un po’ ovunque
- I Viaggi : Ne ho fatti diversi e mi piace assaporare nuove culture/tradizioni.