La concia all’olio serve sostanzialmente per la produzione di “pelle scamosciata” ed è un antichissimo processo di concia, infatti nella concia all’olio vengono adoperate (ancora oggi) materiali che si trovano in natura, primo fra tutti l’olio di pesce (spesso estratto dal fegato del merluzzo) che grazie alla sua caratteristica di ossidabilità, riesce ad ottenere un prodotto in grado di legarsi stabilmente alla fibra del collagene.
Pelle di Camoscio o Scamosciata? Le differenze!
La concia all’olio può essere applicata sia per pelli di camoscio che su pelli provenienti da altri animali come il vitello, il montone, la renna, capra etc. (generalmente, sempre su pelli di piccola taglia).
La differenza sta nella terminologia usata, perchè:
- Pelle di Camoscio: È vera pelle di camoscio (Animale), la cui pelle è morbida e vellutata e dopo la lavorazione fa da effetto scrivente.
- Pelle Scamosciata : Indica maggiormente pelle di vitello,montone,capra,agnello ecc. che viene roversciata e lavorata dal lato carne con la smerigliatrice. Purtroppo non sempre è così, perchè con questo termine si può intendere anche pelle di Camoscio (animale) ma è raro.
Nel 1953 Chambard P. diede un esatta definizione per pelle scamosciata, indicando che:
la seguente definizione fù accettata dall’associazione dei chimici del cuoio francesi.
Le caratteristiche principali della pelle scamosciata:
- I pellami trattati secondo questo tipo di concia sono molto soffici e solitamente danno un senso di vellutato al tatto.
- Le pelli di camoscio o scamosciate godono di un basso peso specifico, che viene appositamente stabilito durante la lavorazione per produrre una tipologia di pelle molto leggera utile soprattutto a produrre abbigliamento in pelle estivo.
- Questo particolare processo di concia, regala alla pelle il tipico colore naturale, giallo paglierino o giallo bruno che assume grazie al film che si crea quando si concia all’olio (basti pensare alla pelle di daino che si usa per il lavaggio dell’auto )
- Un’altra caratteristica fondamentale dei pellami prodotti secondo la concia all’olio è la loro incredibile capacità di assorbimento dell’acqua, che gonfia leggermente la pelle e ritorna alla normalità quando viene strizzata (Un esempio pratico viene fuori quando si utilizza la “pelle di daino” per asciugare l’auto)
- una straordinaria resistenza allo stress dell’uso derivante dal lavaggio con acqua e sapone e dallo strofinio sia ad umido che a secco.
Concia all’olio: Com’è fatta!
Spesso vengono scelte pellami con piccoli difetti sul fiore della pelle, ad esempio pelli che hanno subito urti, punture di insetti etc. , perché il fiore della pelle verrà eliminato.
Il procedimento di lavorazione in riviera è pressoché identico a quello svolto per la produzione della nappa, tranne che per il processo di spaccatura, dove viene preferita la “crosta” (strato inferiore alla superfice) al fiore (che in questo caso diventa un sottoprodotto della crosta).
Si effettua un leggero piclaggio, abbassando così il ph della pelle fino al valore isoelettrico per facilitarne l’impregnazione dell’olio di pesce.
Si passa al vero e proprio processo di concia all’olio, che si divide in due parti:
- L’impregnazione dei pellami: Le pelli vengono immerse nel bottale rotante a martelli e lasciato insieme all’olio di pesce per un tempo di 3-4 ore. Così facendo il pellame è costretto (grazie anche allo sbattimento contro i pioli del bottale) ad assorbire l’olio.
- L’autoosidazione : Una volta tolte dal bottale le pelli vengono trasportate nella camera di ossidazione, una camera ventilata e con una temperatura stabile, intorno ai 35° (cioè al di sotto del punto di gelatizzazione della pelle)
Il processo di impregnazione ed ossidazione viene ripetuto dalle 4 alle 8 volte, a seconda dello spessore della pelle e successivamente vengono fatte riposare per due tre giorni, in modo da far fissare al meglio l’olio al collagene.
Si passa successivamente allo sgrassaggio e alla decolorazione:
- Sgrassaggio: Questa fase serve ad eliminare gli oli in eccesso intrappolati nella pelle. Per effettuare lo sgrassaggio, i pellami vengono trattati con una soluzione di carbonato sodico all’1% in un’ambiente caldo (possibilmente sui 35 gradi) e successivamente le pelli vengono pressate, per permettere la fuoriuscita dell’olio in eccesso.
- Decolorazione: Come detto in precedenza, questo processo di concia rende la pelle di un colore giallo bruno; questo può essere un vantaggio o meno a seconda del prodotto finale che si vuole ottenere. Infatti se vogliamo usare la pelle scamosciata per ottenere un capo d’abbigliamento di una tonalità di colore pastello, è necessario procedere con la decolorazione, che ha il compito di “sbiancare” la pelle in modo da semplificarne la tintura. Questo processo è svolto in un bottale ed avviene per via dei prodotti usati per questa fase, cioè permanganato di potassio, acido solforico concentrato, sodio bisolfito e acido cloridrico.
La concia all’olio rientra nella categoria della concia libere da cromo e da metalli dette anche “chrome-free” e “metal-free” e rientra anche nelle tipologie di concia organica.