Tra i processi di concia liberi da cromo e che fanno parte della categoria “concia organica”, troviamo la concia alle aldeidi, molto spesso sottoforma di Gluteraldeide o Formaldeide.
Concia alle aldeidi: Com’è fatta!
I pellami vengono macerati e inseriti nel bottale per la fase di piclaggio, dove viene inserita una piccola quantità di formaldeide (dall’1% al 5% calcolato sul peso della pelle in trippa) e si attende che le pelli si impregnino per un tempo di 3-4 ore. Alla fine di questo processo è necessario eliminare la formaldeide per non correre il rischio che si polimerizzi, rovinando il fiore della pelle. L’eliminazione delle aldeidi avviene tramite lavaggi con Bisolfito di sodio, Carbonato d’ammonio o Cloruro d’ammonio.
La concia alle aldeidi produce un pellame color bianco, tipico delle pelli WET-WHITE.
Questo tipo di concia è caduta in disuso per molti motivi:
- la pelle, una volta conciata secondo questa lavorazione tende ad ingiallire al sole;
- La concia effettuata solo con le aldeidi produce “pellami piatti” poco apprezzati;
- Ia gluteraldeide è un prodotto potenzialmente tossico da usare e quindi non viene quasi mai usato come unico conciante;
- Le aldeidi innalzano il costo di produzione del prodotto finito.
E’ possibile invece usare le varie forme di aldeidi come ausiliari per la preconcia e la riconcia, soprattutto per le tipologie di concia quali: Concia al cromo,Concia al vegetale, Concia all’olio.
Le motivazioni principali dell’uso delle Aldeidi nelle fasi di preconcia e riconcia provengono dalle sue caratteristiche proprietà di conferire alla pelle una maggiore morbidezza, una migliore resistenza al lavaggio e al sudore, un tocco di pastosità e pienezza al tatto, maggiore resistenza agli alcali e sopratutto una maggior resistenza allo strappo.